Buongiorno amici, a che punto siete con gli addobbi?! Non vi è ancora venuto un certo languorino? Quella voglia irresistibile di aprire un panettone prima del tempo o di concedervi un assaggio di quei magnifici dolci della tradizione, quelli che di generazione in generazione sanno suscitare le emozioni più ancestrali … per me, tutto questo è lo strudel.
Quello fatto secondo la ricetta slava della mamma di nonno Tony, così ricco di aromi che sembra racchiudere tra le sue pieghe, tutto il sapore di Natali vecchi e nuovi.
Di questo strudel vi avevo già postato la ricetta della versione senza glutine nel 2011, ma oggi voglio proporvi la ricetta originale corredata di foto passo passo della preparazione, di cui devo ringraziare il maritino per il foto-reportage!
Dosi per 1 strudel medio (4-6 persone)
Ingredienti per la pasta:
250 gr. farina 00
1 tuorlo d’uovo (importante: l’albume non buttatelo! Servirà come collante)
un pizzico di sale
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di vino bianco
poca acqua per amalgamare l’impasto
Ingredienti per il ripieno:
100 gr. mandorle sgusciate
60 gr. uvetta sultanina
100 gr. zucchero
30 gr. pinoli
rhum a piacere (qualsiasi marca)
50 gr. burro
2 kg. di mele renette
pane pesto per spolverare la sfoglia
mezza bustina di lievito per dolci
50 gr. cioccolato fondente
poca cannella per profumare
Procedimento
Iniziate preparando tutto ciò che serve per il ripieno ed organizzatevi il tavolo in modo da avere ogni cosa a portata di mano. Questo perchè la sfoglia tende ad asciugare rendendo difficoltose le operazioni da compiere successivamente. Più sarete rapidi più sfrutterete l’elasticità della pasta a vostro vantaggio.
Pelate quindi le mele e affettatele sottili sottili con l’aiuto dell’utensile apposito; tritate le mandorle con lo zucchero (non troppo fini altrimenti potrebbero risultare “sabbiose”); mettete l’uvetta ad ammorbidire nel rhum; ponete sul piano di lavoro la bustina dei pinoli già aperta, il pane pesto, il cioccolato, la cannella, il burro, il lievito, la bottiglia del rhum, il pacchetto dello zucchero, così eviterete di dimenticare qualche ingrediente!
In un piattino, sbattete l’albume che avete tenuto da parte (con un pizzichino di sale, così monta prima), vi ricorrerete ogni volta che sarete in difficoltà.
Procuratevi un canovaccio pulito un po’ grande e lavate e imburrate una teglia larga dai bordi bassi. Ora che siete pronti potete pensare alla pasta.
Versate quindi la farina sulla spianatoia, fate un buco in centro e ponetevi il tuorlo d’uovo, l’olio, il vino bianco, il pizzico di sale e iniziate ad impastare per amalgamare gli ingredienti, aggiungendo un po’ per volta l’acqua necessaria. Se avete l’impastatrice, questo passaggio lo farà lei!
Dovrete ottenere un impasto omogeneo ed elastico, che si stacca bene dalle mani.
Su un lato del tavolo stendete il canovaccio e dall’altra parte tirate la sfoglia. Dividete l’impasto in tre e, con l’aiuto di una sfogliatrice elettrica o manuale, ricavatene delle sfoglie molto sottili (io le tiro sul numero 6) di circa 35 cm di lunghezza x 20 cm di larghezza. Durante quest’operazione usate pochissima farina, perchè se asciugate troppo la pasta, dopo sono guai! Disponete le sfoglie sul canovaccio verticalmente nel senso dell’altezza accavallandole leggermente e unitele tra loro premendo delicatamente con le dita. Dovrete ottenere una sfoglia indicativamente alta 35 e larga 60. Se possibile, tenete da parte qualche piccolo pezzo di sfoglia per i rattoppi in caso di rottura.
Ora procedete rapidamente con il ripieno:
prima una spolverata di pane pesto che fa da base, poi mele in abbondanza, sopra, le mandorle tritate, cospargete poi di uvetta che nel frattempo avrete strizzato dal rhum, distribuite i pinoli, mettete ancora un po’ di zucchero (vi sembrerà troppo, ma la mela è acidula), il lievito, il cioccolato a scaglie, la cannella, il burro a pezzetti e per finire una bella spruzzata di rhum.
Fate un bel respiro e cominciate ad arrotolare verso l’esterno aiutandovi con il canovaccio. Quando arrivate all’ultimo giro, prima di unire le due parti, pennellate di albume sbattuto il lembo di pasta che dovrà incollarsi al resto del rotolo e arrotolatelo con un movimento contrario – cioè verso di voi – così da avere la parte incollata in alto. Con le mani premete sui lati del rotolo perchè non fuoriesca il ripieno.
Avvicinate la teglia e con l’aiuto del canovaccio sollevate una parte del rotolo e adagiatevelo dentro facendo attenzione a sfilare il canovaccio prima di appoggiare la pasta (altrimenti rischiate di rompere lo strudel), poi fate lo stesso con l’altro lato. Se nel trasferimento dovesse rompersi in qualche punto (come è successo a me!!!) niente panico! Toppatelo con un po’ di sfoglia avanzata e albume d’uovo. Nel posare lo strudel nella teglia dategli la classica forma a ferro di cavallo, che è anche benaugurante!
Se siete arrivati fin qui e tutto è andato bene, potete tirare un sospiro di sollievo, perchè ce l’avete fatta.
Adesso cospargete bene lo strudel con l’albume rimasto e abbondante zucchero che aiuteranno a contenere le rotture durante la cottura.
Cuocete in forno caldo a 180° nel ripiano intermedio per 40-45 minuti.
Si conserva in luogo fresco per 4-5 giorni oppure tagliato a tranci e congelato (anche 6 mesi)