Un buongiorno a tutti voi in questo soleggiato sabato di maggio.
In giardino sono esplose rose di ogni foggia e colore ma io, non contenta, ho pensato bene di riprodurre le rose anche con il pane!!! Perchè il pane fatto in casa, già di per sè, è una leccornia, ma anche l’occhio vuole la sua parte, no?! E per fare le rose basta arrotolare … che sia stoffa, carta o pasta.

Rose di pane

La ricetta è sempre quella del pane del 2012, che a seconda delle occasioni si presta alle forme più svariate che la fantasia suggerisce.
Questo pane ha la doppia lievitazione – vuol dire che una volta fatto l’impasto, l’ho lasciato riposare un’oretta nel forno con la luce accesa, poi l’ho steso sulla spianatoia, gli ho fatto le pieghe (come spiega Vittorio di Vivalafocaccia in questo video) e l’ho lasciato riposare ancora un quarto d’ora. Quindi l’ho steso con il matterello facendo un rettangolo piuttosto sottile e ampio. Ho cosparso tutta la superficie di burro fuso con l’aiuto di un pennellino da cucina e ho arrotolato. Dal rotolo così ottenuto ho ricavato dei tranci alti 4-5 cm che ho disposto nella teglia foderata con carta da forno, in piedi e un po’ distanziati tra loro, tenuto conto che lievitando aumentano di volume. Ho messo la teglia in forno con la luce accesa per un paio d’ore o, comunque fino al raddoppio.

Senza estrarre la teglia, ho portato la temperatura del forno al massimo (250-270°) e lasciato cuocere per venti minuti circa, fino a quando la superficie del pane ha preso un bel colore.
Servito con gli antipasti è andato a ruba più per l’aspetto che per la bontà!

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