Buongiorno amici! Oggi sono qui a parlarvi dell’ultimo modello di scaldacollo nel quale mi sono cimentata. L’ispirazione è arrivata da uno schema molto carino che ho trovato sul blog di Doria, autrice di “Un’idea nelle mani” che, non a caso, annovero tra i miei siti preferiti.
Ma come spesso accade quando si inizia un lavoro di sera, stanchi, nell’adattare lo schema al mio tipo di lana – molto più sottile – ho invertito le quote, e invece di partire dall’inizio ho cominciato dal fondo!!!
Quando me ne sono accorta avevo già eseguito un po’ di giri, così mi son detta “vabè, se nello schema originale si aumenta, basta che io calo e il risultato sarà identico” Così ho continuato imperterrita ricalcolando e prendendo appunti per potervi poi passare lo schema finito.
Arrivata quasi a metà dell’opera, in un guizzo di estro incontrollato, ho deciso di abbandonare del tutto il modello originale per crearne uno tutto mio.
Ed ecco come …
Posto che il modello originale da cui sono partita è di per sé molto bello e ben spiegato, specie per quel che riguarda il punto usato e i passaggi più delicati, come gli aumenti, qui di seguito vi lascio anche il mio schema modificato. Come potete vedere, ho cambiato la sagoma
con l’obiettivo di avere una maggiore copertura sul davanti.
Occorrente
80 gr. di lana fine per ferri 2.5-3
uncinetto 3.5
2 alamari in tinta
Schema
Ho avviato 60 m. (25 cm. largh.) e ho eseguito 8 giri a maglia alta incrociata. A 10 cm. di altezza ho iniziato a calare 1 m. a inizio giro e una a fine giro, 1 giro si e 2 no per 8 volte (praticamente i cali sono distribuiti su 24 giri). Quando mi sono rimaste 44 m. (16 cm. largh.) ho continuato a lavorare 12 giri senza cali. In questo modo ho realizzato la striscia che copre dietro il collo. Quindi ho cominciato gli aumenti: 1 aumento a inizio giro e uno a fine giro, 1 giro si e 2 no per altre 8 volte (24 giri).
Sono ritornata così ad avere 60 m. che ho ancora lavorato per 8 giri, fino a quando lo scaldacollo misurava 60 cm. in totale. Su una delle estremità, con un rientro di 9 cm. (settima colonnina) ho applicato i due alamari, distanziandoli l’uno dall’altro, di 8 cm. Fatto!
La cosa bella è che si indossa e si abbottona come capita – allineato sul davanti; asimmetrico; buttato su un fianco – comunque lo si chiuda, si ottiene un modello diverso, sempre nuovo!
Ma che brava, complimenti! Soprattutto perché ti sei impegnata a rielaborare il modello e a farne una versione tua. Brava!
Grazie Doria! Detto da te, è davvero un complimento!!!