Ciao a tutti! È un po’ che manco all’appello … il motivo?
Vi sto preparando la 2° puntata di Amalia e volevo illustrarla con un mio disegno – ma qui sono sorti i problemi! Già perchè disegnare volti umani non è la cosa più facile del mondo, specie se si vogliono dare espressioni diverse ad uno stesso viso.
A me piace molto disegnare e voi lo sapete, ma non sono una professionista del fumetto, mi manca la tecnica!!! Così ho cercato in rete delle dispense per imparare … e il tempo ahimé è passato tanto velocemente da non rendermi conto che sono più di dieci giorni che non scrivo un post.

Allora ecco il premio di consolazione: un’idea fantasiosa per fare un porta tablet artigianalmente ricicloso in due sole mosse!

Un leggio per il tabletCerto, il cavalletto di un grazioso bassorilievo in gesso comprato a Riccione l’estate di qualche anno fa, non poteva immaginare che nel 2014 avrebbe avuto l’onore di sorreggere un tablet!
Lo so, direte voi, ci sono le custodie fatte apposta che, ripiegate ad arte, tengono il tablet in posizione quasi eretta ma io ho il pallino del riciclo e amo inventare soluzioni che diano una seconda chance agli oggetti inutilizzati che abbiamo in casa. È proprio un modo di allenare la mente a vedere le cose che ci circondano, non per quello che sono, ma per quello che potrebbero essere!

Riepiloghiamo:
il cavalletto ce l’abbiamo ma, essendo di legno, ci serve qualcosa che eviti di far scivolare via il tablet. Trovato! la gommina antiscivolo che si mette sui cruscotti delle auto. Io ne avevo un pezzetto avanzato nel laboratorio perciò ho ricavato una striscia sufficiente a coprire la base del cavalletto e l’ho incollata con un velo di bostik. Fatto! Appena asciutto vi ho appoggiato il tablet e ho regolato l’inclinazione dalla vite laterale. Quando devo metterlo in carica, lo capovolgo in modo da avere l’attacco del cavo in alto e lo collego alla presa di corrente. Utile e comodo oltre ogni aspettativa!

La tua opinione è importante per me, lascia un commento!