Salve a tutti! Qui a Torino la pioggia incalza e se non fosse per lo scorcio di verde fiorito che fa capolino dalle finestre non parrebbe neanche maggio!
Ed io, rintanata nel salotto di casa con i termo accesi, torno a parlavi di poetiche vigne in lenta e costante evoluzione …
“A primavera avanzata, d’improvviso, tra i germogli spuntano i primi fiori della vite. Piccoli, aerei e insignificanti, puntigliosamente visitati dagli insetti che ronzano per tutto il vigneto, puntano verso il cielo corimbi dorati che sono già una promessa di grappolo.
Man mano che vengono fecondati, appesantiti da miniature di chicchi, si piegano lentamente verso terra. Senza saperlo sono già uva.
Al viticoltore non resta che sperare nel vento e nel sole che cacciano la pioggia, nemica dei piccoli fiori e aspirare la loro fragranza con lo stesso piacere delle api.”
(fonte: progetto dello Studio Montaldo di Castagnito – Calendario 2015)