Salve a tutti! 1° giorno di questo 2017 che – a giudicare dal calore famigliare che ci ha accompagnati in questo Capodanno – si preannuncia strepitoso e io ho pensato di raccontarvelo attraverso “I tempi della vite“, ispirandomi ad un calendario poetico che avevo preso durante la mia visita di degustazione nelle Langhe. Da oggi fino alla fine dell’anno, se vi farà piacere, ci ritroveremo qui ogni primo del mese per scoprire insieme cosa fanno i sapienti vignaioli per far si che le viti crescano rigogliose e i succulenti grappoli ci regalino l’inebriante oro di Bacco.

Langhe d'inverno

La vite sospira appena nel sonno, sotto un cielo grigio. Non si direbbe che c’è vita nei tralci spogli, irrigiditi dal gelo. A gennaio il vigneto è deserto.
Solo qualche passero svolazza tra i filari alla ricerca di un grappolino dimenticato tra i rami secchi.
Ma alla prima giornata di sole, timidi raggi che addolciscono appena il vento freddo del Nord, i potatori cominciano a preparare il vigneto al risveglio: tagliano i vecchi rami che hanno portato frutto l’anno precedente, lasciando solo un tralcio per la nuova stagione e un piccolo sperone che darà frutto l’anno successivo.
(fonte: progetto dello Studio Montaldo di Castagnito – Calendario 2015)

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