Carissimi, quello di oggi è un post mangereccio in onore del Giorno del Ringraziamento appena trascorso. Dovete sapere che il 28 novembre – Thanksgiving day – mentre gli americani erano a caccia di tacchini, noi ci siamo trastullati con una bella bagna càuda fatta secondo la mitica ricetta di Vincenza, accompagnata da un bel “bicerot ‘d barbera” e pane casalingo, bianco e integrale.
La prima volta che ho gustato questa meraviglia è stato il 22 novembre del 2008.
Ricordo che era un sabato e alle 12.00 in punto sentii suonare alla porta «chi sarà a quest’ora?» mi chiesi … Andai ad aprire e indovinate chi c’era? La signora Vincenza e sua figlia Mariella, con due fujot (fornelletti in terracotta) colmi di bagna càuda e tre vassoietti pieni di verdure assortite da intingere nella salsa calda. Restai lì a guardare trasecolata tutto quel ben di Dio e riuscii solo a dire «ma è tutto per me?». Odo ancora le risa divertite di Vincenza e Mariella, felici dell’ottima riuscita della sorpresa!
Ma la cosa ancora più sorprendente è che da allora, ogni anno a fine novembre, ho il piacere di condividere questa delizia!!!
Io non avevo mai fatto la bagna càuda con il latte e la panna, la mia era una salsina un po’ frettolosa in cui l’aglio spesso si bruciava sul fondo e per quanto appetitosa, risultava sempre estremamente “dura da digerire”. Invece quella di Vincenza ha un sapore delicato e se ne mangia un intero fujot senza accusare quel tipico senso di pesantezza.
Così le ho chiesto di insegnarmi la preziosa ricetta e ne ho fatto tesoro. Volete sapere come si fa? Seguitemi …
Ingredienti per 4 persone (abbondanti!)
375 gr. aglio (4-5 teste grandi)
225 gr. acciughe salate
375 ml. latte
225 ml. panna
250 ml. olio evo
Verdure da intingere
1 cardo gobbo
1 mazzetto di cipollotti
4 cipolle brasate
2 peperoni in agrodolce
1 sedano
Foglie di verza cruda
Insalata trevisana
4-5 topinambur (in piemontese ciapin a bò)
2 carciofi crudi
Procedimento
La sera prima, sbucciate l’aglio, tagliate gli spicchi a metà per la lunghezza e levate il germoglio interno. Riponete l’aglio pulito in un contenitore sigillato (altrimenti morirete dalla puzza!) e lasciatelo tutta la notte al fresco.
L’indomani, sbollentate l’aglio preparato in precedenza, in acqua. Quindi gettate l’acqua di bollitura e sbollentate nuovamente, questa volta in poco latte. Eliminate anche il latte di bollitura e lasciate l’aglio da parte. Intanto diliscate le acciughe e sciacquatele rapidamente sotto l’acqua corrente. Ponete sul fuoco un tegame di coccio con il latte, l’olio e l’aglio e fate sobbollire finché l’aglio si sarà sciolto (circa 20-30 min), a quel punto aggiungete le acciughe e fate cuocere adagio. Quando anche le acciughe saranno ridotte in poltiglia aggiungete panna quanto basta ad ottenere una bella salsa densa e omogenea. Opzionale: se volete una salsa ancora più cremosa, potete passarci un attimo il minipimer a fine cottura. Distribuite la bagna càuda nelle terrecotte monoporzione e accendete le candeline nel vano sottostante per mantenerla in caldo.
A parte, mondate e lavate tutte le verdure, scottate i peperoni in una miscela di olio, aceto, sale e zucchero per fare l’agrodolce e disponete i cipollotti tagliati a croce in profondità sulla base, in un terzo di bicchiere di vino rosso. In linea di massima potete usare tutte le verdure di stagione ad esclusione di quelle troppo aromatiche come finocchi e ravanelli.
In galleria trovate le foto dei passaggi salienti (non fate caso al pentolino, quando l’ho preparata non avevo quello di coccio!).
Intanto, mentre sto scrivendo ha iniziato a nevicare, e non siamo ancora a Dicembre!