Cari lettori, da un anno a questa parte vi parlo delle mie passioni, condivido ricette, conoscenze, idee e suggerimenti con quella spensieratezza che è parte del mio modo di essere, ma da qualche tempo, tutto intorno a noi si sta sgretolando.
La nostra bella società italiana è al collasso e io non posso continuare a far finta di niente. Ho delle “idee in fermento” che mi frullano in testa e le devo condividere con voi prima di tornare a parlarvi di cappellini, passioni e fantasia.
Ormai è normalità aprire la pagina di un notiziario e leggere che quell’azienda che è sempre stata lì fin da quando eravamo bambini ha chiuso i battenti, un fulmine a ciel sereno che ci lascia sbigottiti …
Che ci sono altre centinaia di lavoratori a spasso, che un pensionato con la vergogna negli occhi ha rubato un paio di scarpe al supermercato perchè non poteva comprarsele, che i giovani sono piombati in uno stato di indifferenza, non cercano più lavoro e nemmeno si iscrivono all’Università!!! Eh già, tanto a che serve studiare tanti anni per poi andare a fare stage fino a 30 anni?!! Rinunciano ai loro sogni perchè stritolati dalle esigenze più forti di una casta politica accecata dal potere che non lascia loro nessuna via d’uscita.
Metà della popolazione è disoccupata e l’altra metà lavora anche per coloro che il lavoro non ce l’anno più. Gli over 50 come me, se perdono il lavoro entrano in un circolo vizioso di corsi di formazione, stage, tirocini, perchè non sono mai abbastanza all’altezza e intanto gli anni passano e le bollette sono da pagare …
Colpa della crisi? No, cari miei, colpa di chi non ci sa governare e colpa nostra che li abbiamo lasciati fare.
Premesso che non mi sono mai occupata molto di politica, proprio per questo ho incominciato ad ascoltare Beppe Grillo, i suoi incontri nelle piazze italiane (#TsunamiTour su Twitter), la diretta sul canale YouTube “La cosa“. Perchè nè lui nè i suoi candidati sono dei politici. Sono persone come noi che a differenza nostra, si sono informati.
Si sono fatti delle domande e hanno cercato le risposte. Ed ora stanno girando tutta l’Italia per farci sapere come stanno davvero le cose e per proporre soluzioni concrete, non sogni! Dobbiamo solo crederci.
Cosa ci chiedono? di essere curiosi, di essere informati, di essere consapevoli delle nostre scelte, di essere artefici in prima persona del cambiamento per consegnare ai nostri figli una società che finalmente tuteli i loro diritti.
Io e molte altre blogger che seguo, ci stiamo già impegnando a cambiare le cose. Ciascuna a suo modo, senza troppo rumore, fa pane, fette biscottate, detersivi, ricicla vecchi tessuti per ricavarne oggetti utili per la casa, fa cappelli e capi di abbigliamento con i ferri e l’uncinetto. Non vogliamo più alimentare un commercio dissennato che ci impone standard qualitativi scadenti a fronte di prezzi esosi, che favorisce l’importazione di prodotti esteri che in Italia abbiamo già in quantità e migliori!
Il nostro è un mondo fatto di lavoro, ricerca, ottimizzazione e condivisione, le chiavi di una comunità prosperosa e felice.
Perchè noi donne siamo sempre le PRIME!
E voi siete pronti a fare qualcosa per la comunità?