È tornata la pioggia a ricordarci che l’autunno avanza inesorabile e con esso torna la voglia di casa e di cose belle. E mentre l’estate è all’insegna dei lavoretti facili e veloci, l’autunno che prelude al lungo inverno e al Natale, ci trova disposti a intraprendere progetti più impegnativi e di lunga durata. Allora, perché non mettere in cantiere un bel ricamo da sfoggiare nelle prossime Feste o da regalare ad una persona cara?
Ecco perché oggi vi parlerò di ricamo a punti liberi, per me, il ricamo d’eccellenza. Non ci sono trame da seguire, maglie da contare (per centrare il disegno), tutto è più naturale ed artistico. Basta avere un’idea in testa, farne un disegno sul cencio, fissare il cencio sull’oggetto da ricamare e via!
Io ho iniziato nell’89 a seguire la rivista “Le idee di Susanna”, ma contrariamente a ciò che si può credere, ne ricavavo solo spunti per disegnare, oltre ad ammirare quei capolavori di ricamo che io, pensavo, non avrei mai fatto in vita mia.
D’altro canto, allora non c’erano ancora tutte le risorse che si trovano adesso su Internet, per fare autoformazione!
In quel periodo disegnavo con i colori da tessuto sulle magliette e non sapevo affatto ricamare. Ricordo che quando acquistai il numero di ottobre e mia figlia vide il cardigan écru ricamato a punti liberi (foto in galleria), decretò che dovevo assolutamente fargliela! Ed io per non deludere le sue aspettative mi sono procurata un libretto con i principali punti da ricamo (I 100 punti) e ho iniziato a provarli su pezzi di stoffa di scarto. Sono esattamente le istruzioni che vi posto di seguito, estratte dal famoso libretto che conservo ancora nel cesto da lavoro. In capo a poco tempo avevo appreso tutti i punti che mi servivano, eccetto il punto nodino e il punto vapore che mi sono riusciti correttamente solo in corso d’opera.
Certo che per essere la prima esperienza, mi ero scelta quanto di più complesso ci potesse essere!
Il ricamo infatti, fa uso di una grande varietà di punti: punto piatto per i fiori tondi, punto erba per i rami e gli steli, punto nodino per le ortensie, punto vapore per le roselline, punto raso per i glicini, punto margherita per le foglioline, punti lanciati per il centro dei fiori, ecc…
A differenza del punto maglia, che ricalca la trama stessa della maglia, i punti liberi devono seguire uno schema che gli creiamo noi. E come?
Usando il “cencio della nonna”, una telina molto morbida, incolore e dalla trama rada, sul quale si riporta il disegno desiderato (a mano libera o con l’aiuto della carta trasparente). Una volta tracciato il disegno, si applica il cencio nel punto in cui si vuole posizionare il ricamo e con pochi punti di imbastitura lo si fissa. Nell’esecuzione del ricamo, con l’ago, si prenderanno cencio e maglia insieme e a ricamo ultimato basterà sfilare il cencio con una pinzetta e magicamente il ricamo farà bella mostra di sé sulla maglia. Vi consiglio di non tirare troppo i fili, quando ricamate, altrimenti avrete la brutta sorpresa di ritrovarvi la trama della maglia deformata.
Sono rimasta così entusiasta dal risultato che ho fatto questo stesso ricamo ben due volte! Prima sul golfino di cotone bianco di mia figlia (di cui purtroppo non ho foto) e poi l’ho replicato sulla mia polo di angoretta nera. Non lo si può certo definire un lavoro facile e veloce come quelli che vi propongo di solito, ma la soddisfazione è proporzionale alla fatica.
Per i filati, mi sono sbizzarrita come sempre, con tipi e colori diversi. Ho usato cotone Mouliné nelle tonalità viola e lilla per i glicini; blu, azzurro, rosa, ocra, salmone per i vari fiorellini; gradazioni di verde per i rami e le foglie; fili di seta per roselline e fiori a spiga; Lurex delle stesse tinte dei fiori per creare le venature delle corolle; angora rossa, écru, bianca e viola per la cascata di fiori sul davanti e per il fiore solitario sulla manica; lane di vari colori per generare contrasti.
Poi ho rifinito il tutto con perline, paillettes, tubicini lisci e rocailles (vedi articolo “I braccialetti dell’estate“) e ho sostituito i bottoni originali con altri più eleganti.
In questa galleria troverete, oltre alla maglia finita, gli schemi del disegno, esempi di cencio grezzo e cencio disegnato e le istruzioni di tutti i punti usati (per i punti: erba, filza e scritto, cliccate qui). E naturalmente, il mio più caloroso augurio di buon lavoro!