8 marzo 2013

8 marzo – non una festa – ma una giornata di riflessione per ricordare le lavoratrici che perirono in una fabbrica di tessuti agli inizi del ‘900 nel tentativo di difendere i loro diritti, e … oggi, tutte le donne vittime di violenza.
Storie tristi che accomunano uomini e donne di tutti i tempi.

Già, uomini e donne, perchè non bisogna dimenticare tutti gli uomini che hanno perso la vita combattendo, lavorando (ancora oggi purtroppo) e vittime di violenze a loro volta, per i quali non si è mai pensato di istituire una Festa!

So bene che le parole sono soggette a letture diverse e sicuramente qualcuno leggendo questo post penserà che sono una maschilista.
Ma come si può pensare agli uomini in una giornata consacrata alle donne?!
IO ci penso, perchè mi sento ospite di un pianeta dove uomini e donne sono meravigliose diversità della natura umana, del tutto complementari tra loro.
Perciò perdonatemi se non mi sento una “vittima”.

Fin dall’antichità abbiamo esempi di donne determinate che hanno saputo lavorare e vivere a fianco degli uomini nel rispetto e nella stima reciproci e di donne frivole che sono state oggetto di prevaricazioni. Premesso che la violenza va condannata sempre e comunque, io sono convinta che bisogna estirparla dalle radici eliminando i fattori che la scatenano.
Modificare i fondamenti della nostra cultura è la soluzione, non fare la guerra tra sessi. Finchè gli stereotipi vogliono uomini “bulli” e donne “pupe” non dobbiamo stupirci se le cose vanno in questo modo.

Perciò Auguri a tutti gli abitanti di questo Pianeta!

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